12 novembre 2009

parental advisory.


la metà della popolazione lettone dicono abiti a riga e molta della popolazione lettone che non abita a riga ci va a lavorare. allora quando janis mi ha detto se volevo andare a casa sua a sigulda dove vivono e lavorano i suoi genitori io ho detto subito sì e ci ho passato gli ultimi due giorni.
prima di accettare la sua proposta mi sono accuratamente premurato di prendermi uno dei più potenti colpi di freddo della mia vita. non ho idea di come abbia fatto ma il secondo giorno in lettonia è cominciato che ho aperto gli occhi e nemmeno riuscivo a muovermi per il dolore alle ossa, la tosse, il mal di testa il sudore freddo e i brividi e ciao mamma. che poi figurati se mi devo fare i problemi che non posso scrivere sul blog che mi sono preso la febbre perchè lo legge mia madre e poi crede che io sia morto. lo devo scrivere sopra: parental advisory - non leggete che poi vi preoccupate e vi stressate.
insomma vado a sigulda dove la prima cosa che faccio appena arrivo è scaricare un furgone bianco pieno di piante di mele. una quarantina di futuri alberi di mele. poi entro in casa e bevo otto tisane in un pomeriggio che la mamma di janis produce mele e vive nel freddo mortale da nove generazioni e conosce perfettamente ogni foglia secca e le proprietà che essa infonde nell’acqua calda, considerando ovviamente anche tutte le varie combinazioni. non parla inglese ma lo capisce bene e, analizzati tutti i miei sintomi, mi da del tè lipton. quello della pubblicità con l’etichetta gialla. nel pomeriggio imploro medicine chimiche e finalmente inizio a guarire. al di là del fatto che la loro ospitalità è incredibilmente diversa da quella che un meridionale possa mai aspettarsi (al punto che mi prendono in giro perchè ringrazio troppo), sono stati due giorni da segnare sul calendario delle belle esperienze. mi sono trovato in un luogo piccolo dove la gente è felice perchè non vive a riga ma non ci vive troppo lontano, dove nella maggior parte delle case la prima stanza, dove ci si leva le scarpe, ha un tappeto sporco di fango, dove dentro fa caldo caldo e fuori ci sono un sacco di laghi dove la gente va a pescare e soprattutto boschi. tanti boschi che pare che sembra abbiano tirato a caso: facciamo una nuova cittadina nel bosco più o meno in mezzo agli alberi. ci sono riusciti e a casa loro si mangia sempre cervo, cinghiale, alce, trota, qualcosa tipo luccio e altre bestie che onestamente non ho capito. sulla scia delle precedenti direi aquila e lupo, ma mi paiono azzardati. e se vai alle feste di onomastico sono tipo cene, dove tutti hanno preparato cose buonissime e c’è pure un tacchino con la frutta dentro. però nessuno si siede attorno ad un tavolo e a quel punto realizzi che, cazzo, questi non c’hanno i tavoli. cioè hanno tavoli da salotto alcuni anche da cucina, ma non ci si siedono attorno, credo li usino come appoggio generico e per imparare l’inglese. mangiano un pò dove capita e quando capita. e in questo posto pieno di nebbia perchè è autunno e d’autunno è così, la gente può vivere felice, nonostante la crisi, coltivando mele che poi finiscono nei succhi di frutta a mela e banana coop. e questo non vuol dire che vivere di povertà e di essenzialità è una cosa meravigliosa e guardate come sono agricoli e a contatto con la natura e come sono felici. prima di tutto crepi l’essenzialità, sauna e tv satellitare ovunque, e poi la questione non è tanto che vivono felici, quanto che, da come mi è sembrato di capire, vivono soddisfatti. se a janis gli chiedi che vuole fare da grande (che da queste parti, visto che ha 23 anni, significa l’anno prossimo) lui ti risponde che magari si vuole costruire una casa tra sigulda e cesis e portare avanti l’attività di famiglia, magari sperimentando altre vie. tipo adesso stanno iniziando a fare il vino. con le mele. e io ho chiesto ma vino vino o tipo liquore? no no, vino vino. mi sono messo a ridere e mi sa che si è risentito. e poi c’è la nonnina sovietica, che è quella nella foto, che essendo io straniero a cominciato a parlarmi in russo perchè se è possibile che qualcuno non conosce il lettone è assolutamente fuori discussione che esistano individui al mondo che non conoscano il russo. lingua universale che esprime tutto ciò che c’è da esprimere, divulga tutto ciò che c’è da divulgare, insegna tutto ciò che c’è da insegnare, educa, impone, reclama, zittisce. e io mi ritrovo in cucina a parlarle in italiano. nel sistema russocentrico della nonna di janis l’inglese è solo una periferia dell’impero al pari dell’italiano. a sto punto parlo in italiano che coordino meglio i mimi e la gestualità. una volta tanto where is the rubbish? e addò stà a munnezz’? sono equivalenti. dopo un poco sembra che capisca e invece no. però poi penso che facciamo ridere e allora rido.

13 commenti :

Anonimo ha detto...

è tutto fantastico!

mlova nova ha detto...

bello. manca una acca ma non ti dico dove.

boccaccino ha detto...

manca sempre una acca. potrei organizzarci un gioco a premi. comunque non ho voglia di cercarla. anche perchè visto che manca non la troverei. aspetterò qualcun altro meno gentile che mi apostroferà come analfabeta che non conosce la lingua italiana, per esempio mia madre che in barba alla parental advisory ha letto tutto e sta venendo qui a portarmi le maglie di lana e i libri di grammatica.

Unknown ha detto...

e le medicine...

mattia ha detto...

ma perchè credi davvero che il vino lo facciano col vino qui?

eleonora ha detto...

trovata...trovata!!!bello mi piace questo gioco!!!
volevo inoltre aggiungere ma possibile che quell'orribile giacca che usi in inverno non serve neanche a tenerti caldo in modo da non farti prendere il raffreddore mortale? cioè è brutta e non serve, fattene una ragione!!bacini

tania ha detto...

Con i mezzi a mia disposizione posso solo provvedere a qualche acca mancante nei tuoi scritti.Questo non dovrebbe accadere perchè tu hai frequentato una scuola elementare di ottimo livello..(!)con brillanti risultati..(!!!) ma forse col tempo alcune conoscenze diventano meno importanti e lasciano il posto ad altre abilità. Comunque "la nonnina sovietica HA cominciato"...CORREGGI!!
Per quanto riguarda i generi di prima necessità che potrebbero servirti, mi affido al tuo buon senso non potendo fare altro.
Sono sempre più convinta che queste tue interessanti esperienze stiano educando e formando non solo te ma anche noi che cerchiamo di affrontarle con serenità.Insomma,ci stiamo sforzando di fare i genitori moderni.Te ne sei accorto?
Non farci mai mancare tue (buone) notizie.BACI.

boccaccino ha detto...

sapevo che ci sarebbe stato l'intervento magistrale. ma non correggo, me lo tengo come ricordo.

Anonimo ha detto...

secondo me adesso non ricommenta più nessuno.eheh.

comunque ele ora roberto ha una giacca calda! ed è pure di marca! non è quella a 5 euro del mercato di milano che faceva figo e basta -nella sua scala di fighezza che comprende anche le camicie di flanella aperte-.

Luigi ha detto...

io comunque condivido molto della scala di fighezza di roberto...

boccaccino ha detto...

luì, sei tu il mastromarino che preferisco! indubbiamente. ti voglio bene. e già so che eleonora ci accuserà di omosessualità, ma lo stile non conosce ormoni!

Annamaria ha detto...

buonissime le mele e bellissimi i boschi ! ma vedi un pò se janis ha posto per i tuoi amici.......................
ci manchI!

Unknown ha detto...

le camice di flanella aperta....hihihi....