14 novembre 2009

camicie a quadri dirigenziali.


qualcuno quando sente parlare di camicie di flanella aperte ancora ride. forse non ha tutti i torti visto che c’è qualcun altro che ancora se le mette. le camicie di flanella a quadri aperte su una maglietta e sotto i jeans sono camicie come tutte le altre. infatti c’hanno i bottoni. le avranno inventate per stare un pò più caldi, come i cappelli di lana invece che quelli da signori che non ti coprono le orecchie. e credo di poter dire con sicurezza che in un armadio gli altri vestiti non la trattano male la camicia di flanella. ognuno ha il suo posto a questo mondo e finchè tieni ordinato l’armadio quelli dentro si rispettano l’un l’altro. e pure la camicia di flanella c’ha un suo ripiano, una sua dignità. io è qualche tempo che un’armadio non ce l’ho e questo ha evidentemente creato degli squilibri nella percezione interna ed esterna del mio guardaroba.
allora succede che le camicie di flanella a quadri aperte su una maglietta siano considerate l’ennesima prova che uno non riesce a scordarsi che è cresciuto negli anni novanta e un pò dopo (nel mio caso la crescita è finita nel 1997). e a un certo punto qualcuno decide che si possono usare quelle camicione come fossero giacche. cioè in pratica le eleva a livello superiore, passano di scaffale. e nell’armadio tutti a vociare... c’è chi vuole usurpare il ruolo che spetta di diritto a qualcun altro... cafoni arricchiti... la classe non è acqua. ma nessuno ha mai pensato di dare alle suddette una valenza effettivamente formale. quando mai. mica si vuole essere formali. quando mai. è solo per cambiare aria. non è detto che si fa bella figura sempre allo stesso modo. soprattutto se non parliamo di vestiti. fatto sta che in breve tempo le giacche, quelle che sono lì da tutta l’eternità, grazie a interventi lobbistici e puntando su un’opinione pubblica accondiscendente allo status quo, riconquistano senza troppa fatica il loro posto nell’armadio. o meglio non devono più condividerlo con nessuno. a parte le cravatte e le camicie dell’anta a fianco. possono stare tranquille che nessuno le sposta almeno per la prossima eternità. che le cose sicure non si cambiano. e quello che c’è da un sacco di tempo dà sicurezza. non si cambia e non cambia.
qui a riga non ho visto nessuno con una camicia di flanella a quadri. questo mi induce a due riflessioni. la prima è che i lettoni hanno caldo. nel senso che vedo i miei amici uscire con maglietta, felpone imbottito e giacchetta a vento leggera primaverile. io invece c'ho sessantuno strati aggiuntivi. la seconda è che hanno poca voglia di uscire dalla crisi.

2 commenti :

Annamaria ha detto...

come mai? i giovani li vedi distratti da altre cose? NON sono come noi che stiamo sempre a pensà alla crisi e ai soldi che sono finiti...?

boccaccino ha detto...

il virus ministro si è insinuato ovunque... anche nei commenti di questo blog...