15 giugno 2010

italia - paraguay (1-1).

scrivi di musica.
mmm… cioè mi piacerebbe pure ma non mi sento in grado… no no, non è serata.
su, scrivi di musica che poi alla gente gli piace.
no, guarda, di musica no. poi la gente giudica. cioè già giudica sempre. poi se si deve mettere a giudicare pure i miei giudizi… meglio che lasciamo perdere.
ce l’ho! scrivi dei mondiali di calcio.
cioè o musica o pallone? ma mi hai preso per nick hornby?
ti piacerebbe.
sì un pò sì. cioè mi ricordo che mi piacque al tempo. però non l’ho più riletto che ho deciso che non li rivoglio rileggere i libri che mi sono piaciuti perchè possono solo farmi stare peggio di prima e io sto bene, ma veramente sto bene e ne ho pure un bel ricordo, cioè quel libro l’ho letto, l’ho finito, mi è piaciuto e non ho nessuna intenz… non voglio assolutamente scrivere dei mondiali.
ma perchè no? funzionano alla grande, tanto di attualità, scrivi una cosa su quanto la formazione italiana è stata, che ne so, così poco concreta nello sfruttare le risorse a sua disposizione, insomma fai una cosa tecnica. oppure scrivi della gente che impazzisce ai mondiali, il pubblico, la capitale del sudafrica, le emozioni del mondiale scorso, una cosa un pò di colore…
ma che mondiali… ma mi ci vedi? salve, le mie esperienze calcistiche più intense le ho avute da ragazzino quando i miei amici mi chiedevano lo zaino per farci il palo in cortile, e oggi, con la forza di quelle esperienze e di mille altre prive di ogni interesse sportivo, parliamo proprio del giuoco del pallone… come suona? bello eh?
beh, allora di che scrivi?
ma che ne so, potrei scrivere di cucina, del fatto che mi sono scordato come si cucina.
ma per piacere. scrivi dei mondiali, almeno per le partite del girone di qualificazione che sono partite sicure, nel senso che le giochiamo di sicuro.
ma no, non è proprio cosa, non so nemmeno la formazione, veramente… meglio che faccio altro, poi sta storia della cucina c’ha vari risvolti, cioè che si ritorna indietro, si regredisce, che mi sono addirittura dimenticato come si fa la spesa e oggi ho comprato una mozzarella a quattro euro...
ma chi cazzo se ne frega della tua mozzarella! scrivi qualcosa che si legge per bene, che ti porta gente, che la gente sorride e legge cose alle quali si sente vicina. e oggi la gente si sente vicina a una ventina di tizi che stanno in albergo tutto il tempo e ogni tanto, tra un poco di pane e nutella e una bottiglietta di acqua fresca, si vanno a fare una partita a pallone! basta, decido io: scrivi dei mondiali!
i mondiali...
e mi raccomando fallo bello che bisogna sfruttare il volano di queste partite. cioè qui tutti usano sta cosa per fare soldi, tutti a parlare di mondiali, a vederli a consumare e farsi consumare e pure tu adesso ti metti e scrivi una cosa bella sulla partita dell’italia e attiri un sacco di visitatori. daje…
daje… ma come cazzo parli? ma che sei stato a roma di recente?
forza! che sono quasi tremila caratteri di niente fino ad adesso e gli altri blogger a quest’ora già stanno collezionando commenti su chi è stato l’uomo partita.
ma vedi tu… allora.
stasera l’italia è scesa in campo contro il paraguai che onestamente non c’ho nemmeno voglia di controllare se in italiano si scrive con la y o no. fatto sta che era la partita di esordio di questo mondiale e il nostro girone è molto semplice e nonostante questo pare che abbiamo pareggiato. ha segnato de rossi che è un calciatore della roma, un centrocampista offensivo. il portiere paraguaiano era permaloso e se l’è presa. e quando ha segnato non si è capito niente e io stesso mi sono alzato in piedi e ho urlato con tutto il fiato goool e poi tutti si sono scambiati un segno di pace. eravamo ai giardini del frontone a perugia, dove avevano montato il cinema all’aperto e stasera davano la partita. all’inizio il proiettore non funzionava e c’era questo disappunto generale. tanto che noi ce ne siamo andati e il primo tempo l’abbiamo visto lì vicino, in un bar dove ci eravamo fermati a fare aperitivo poco prima. e in effetti è un bar che offre un aperitivo molto eterogeneo. ci sono tante cose, niente di eccezionale, ma c’è varietà. del tipo torte e tartine variamente gustose, parmigiane, pomodori infornati con una cosa gratinata sopra, pasta alla sorrentina, insalata di farro, altre cose a base di carne che onestamente non mi ricordo. e guardando la varietà e la semplicità del tutto pensavo che io in realtà ormai mi sbaglio a fare pure un piatto di spaghetti. che mi viene male pure quello. che prima osavo pure di più, e mi ricordo che qualcosa di buono veniva pure fuori, ma adesso ho perso lo stimolo. a cucinare dico. ma secondo me è un fatto sociale. che sto spesso da solo e non mi va di perdere tempo per me solo. oppure è capitato che ero dai miei e non cucinavo comunque io. e questa diseducazione avanzante si vede anche in altre cose, più o meno direttamente correlate alla cucina. tipo oggi ho comprato una mozzarella dal pizzicagnolo sotto casa (pizzicagnolo = gioielleria alimentare; sotto casa = sotto casa di qualcun altro) e sto stronzo mi ha chiesto quattro euro. e io, che evidentemente sono anche peggio, glieli ho pure dati. insomma è proprio una mancanza di sensibilità culinaria, una perdita graduale direi. e c’è pure gente che se ne approfitta.
comunque, concludendo, a me la partita non mi è piaciuta.
sei un cretino.
grazie.

5 commenti :

StefanoDM ha detto...

Ma soprattutto vorrei sottolineare che la 4 euro sono troppi e che quando ha segnato l'Italia ci siamo abbracciati

Alessia ha detto...

Se l'è presa il portiere eh?
Bravo Robè, t'è saputo move

Luigi ha detto...

io c'ho l'intolleranza al lattosio...

Anonimo ha detto...

vorrei solo dirti che mi sono appena assicurata le chiappe per 100.000 dollari che neanche jennifer lopez. :) e sto ascoltando waves of mutilation del pixies. enjoy hannover, inshalla-

esther

boccaccino ha detto...

ma all'assicurazione gliel'hai detto che sei amica mia? pagavi sicuramente meno, visto il rischio minore. direi esiguo.
mi raccomando... :)

in bocca al lupo per tutto! e a presto...