15 maggio 2010

kobus ellipsiprymnus.


mi piacerebbe poter raccontare tante storie di fantasia. di quelle dei bambini. e magari proprio ai bambini. ma non quelle cose tipo pinocchio e cenerentola perchè di base non me ne frega molto di istruire sull’importanza di essere sinceri o su come si lava per terra. anche perchè sono cose che non dovrebbero servire fino a che non ti sposi. io vorrei raccontare, invece, proprio quelle storie di fantasia pura e semplice, di quelle inventate proprio dai piccoli che ci mettono dentro quello che sanno e quello che immaginano e vengono fuori realtà impossibili. luoghi colorati da cima a fondo con i pastelli, i bordi sbavati e tanti buchi bianchi in mezzo. luoghi fatti di boschi e di prati immensi come tutto il giardino dietro casa. luoghi dove ci sono le creature più grottesche che sono le più docili e gentili e poi quelle più semplici e banali che però sono i cattivi, che i cattivi secondo me, se li nascondi dietro chi ti ha sempre dato sicurezza fanno più paura, fanno più male. e queste creature parlano tutte una loro lingua che è sempre l’italiano e alcune non parlano ma la pensano, questa lingua. e poi usano le cose di tutti i giorni anche se sono in un posto che non è mai, tipo l’auto, il frigorifero, il cellulare, le mitragliatrici e i poteri magici.
e c’è questo personaggio, ad esempio, che si chiama kobus ed è uno di quelli buoni. quelli che non ti aspetteresti essere buoni e poi però c’è molto più da fidarsi che dei gatti. e lui, kobus, deve ancora nascere e sta fermo lì in un barattolo aspettando che una qualche maledizione su di lui venga sciolta. e non appena potrà nascere lui nascerà unicorno. anche se non si capisce bene cosa potrebbe essere lì in quel liquido magico kobus è sicuramente un animale che viene fuori da quello che sappiamo e quello che possiamo immaginare. perchè non potrebbe essere diversamente. perchè gli unicorni esistono e aspettano di nascere. e aspettano in un barattolo, al museo di storia naturale a londra.

5 commenti :

Luigi ha detto...

bellissimo!

AntonioZag ha detto...

mi hai convinto! Ti ci porto presto, intanto fai il bravo!

boccaccino ha detto...

al limite ti ci porto io che già ci sono stato e faccio da cicerone e ti dico tutto il tempo che non vale niente rispetto a quello di new york. però, a pensarci, a new york non ho visto unicorni. andiamo all'acquario di genova piuttosto?

eleonora ha detto...

a New York non abbiamo quasi visto niente avendo girato tutto il museo in 15 minuti....

boccaccino ha detto...

sì è vero eravamo un pò di corsa... però l'ho capito subito che quello era il posto più emozionante della terra...