mi piacerebbe poter raccontare tante storie di fantasia. di quelle dei bambini. e magari proprio ai bambini. ma non quelle cose tipo pinocchio e cenerentola perchè di base non me ne frega molto di istruire sull’importanza di essere sinceri o su come si lava per terra. anche perchè sono cose che non dovrebbero servire fino a che non ti sposi. io vorrei raccontare, invece, proprio quelle storie di fantasia pura e semplice, di quelle inventate proprio dai piccoli che ci mettono dentro quello che sanno e quello che immaginano e vengono fuori realtà impossibili. luoghi colorati da cima a fondo con i pastelli, i bordi sbavati e tanti buchi bianchi in mezzo. luoghi fatti di boschi e di prati immensi come tutto il giardino dietro casa. luoghi dove ci sono le creature più grottesche che sono le più docili e gentili e poi quelle più semplici e banali che però sono i cattivi, che i cattivi secondo me, se li nascondi dietro chi ti ha sempre dato sicurezza fanno più paura, fanno più male. e queste creature parlano tutte una loro lingua che è sempre l’italiano e alcune non parlano ma la pensano, questa lingua. e poi usano le cose di tutti i giorni anche se sono in un posto che non è mai, tipo l’auto, il frigorifero, il cellulare, le mitragliatrici e i poteri magici.
e c’è questo personaggio, ad esempio, che si chiama kobus ed è uno di quelli buoni. quelli che non ti aspetteresti essere buoni e poi però c’è molto più da fidarsi che dei gatti. e lui, kobus, deve ancora nascere e sta fermo lì in un barattolo aspettando che una qualche maledizione su di lui venga sciolta. e non appena potrà nascere lui nascerà unicorno. anche se non si capisce bene cosa potrebbe essere lì in quel liquido magico kobus è sicuramente un animale che viene fuori da quello che sappiamo e quello che possiamo immaginare. perchè non potrebbe essere diversamente. perchè gli unicorni esistono e aspettano di nascere. e aspettano in un barattolo, al museo di storia naturale a londra.
5 commenti :
bellissimo!
mi hai convinto! Ti ci porto presto, intanto fai il bravo!
al limite ti ci porto io che già ci sono stato e faccio da cicerone e ti dico tutto il tempo che non vale niente rispetto a quello di new york. però, a pensarci, a new york non ho visto unicorni. andiamo all'acquario di genova piuttosto?
a New York non abbiamo quasi visto niente avendo girato tutto il museo in 15 minuti....
sì è vero eravamo un pò di corsa... però l'ho capito subito che quello era il posto più emozionante della terra...
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