18 febbraio 2011

dottore dottore dottore.

- dottore buonasera. sono qui per conto di un amico.
sembra una barzelletta lo so, ma lei può capire, mi conosce, io sono quello che le barzellette le scrive come autobiografia. dottore, io le sto per dire una cosa strana, però mi creda sono mesi che ci combatto e io per primo non mi capacito.
questo mio amico piano piano ha iniziato a cambiare e io pensavo che fosse normale perchè la gente cambia, perchè la vita è fatta di modifiche, perchè, lei lo sa meglio di me dottore, se nulla cambiasse allora noi che ci stiamo a fare? voglio dire… mi sa che il senso di tutto sia proprio che non è mai uguale a prima, che ci muoviamo per diventare, per raggiungere, al limite per tornare. e sono pure convinto che in fondo muoviamo tutti verso il bene anche se certe volte non sembra. insomma purchè si vada avanti, no? e questo suo cambiamento, dottore, mi scusi se divago, questo cambiamento del mio amico io lo avevo interpretato senza preoccupazioni. mi sono detto sta bene, sta vivendo, eccolo lì che respira, eccolo lì che il cuore gli batte, eccolo lì che cambia. buon per lui dopo tutto, mi segue dottore? però in tutta onestà, ora come ora, mi sa che forse ho sottovalutato un pò la situazione… ed è per questo che sono qui a chiedere aiuto alla scienza, alla medicina, all’alchimia, a quello che le pare a lei, tanto io credo a tutto.
lei avrebbe dovuto vederlo qualche tempo fa questo mio amico. cioè in effetti dovrebbe vederlo anche adesso, per farsi un’idea, e per dargli una mano che io mi sento un pò fuori posto così… ma lui nemmeno lo sa che sono qui. insomma io quasi non lo riconosco più, che una volta era qualcuno con le idee chiare. e lo sapeva pure lui di averci le idee chiare e diceva sempre che il suo obiettivo era avere la  serenità di conoscerlo. l’obiettivo intendo. e finchè era così tutto sommato andava bene. lui farneticava di serenità però ci credeva. io lo guardavo e sorridevo che mi faceva quasi invidia quel suo sapere, quella sua consapevolezza. e insomma dottore, gliela faccio breve che il tempo è denaro e io sempre fotografo sono, mi deve aiutare a trovare una soluzione. il mio amico dice che non sta bene, e ormai comincio a pensarlo pure io.
adesso. io non lo so che sintomi abbia, non è che si veda niente di fisico, mangia poco però mangia… a dormire non so se dorme, però si vede che c’è qualcosa, tipo come se qualcuno smette di fumare e invece di agitarsi si calma. come reazione dico. è sempre una reazione ad una mancanza in fondo… però è una reazione che ti calma, ti spegne. la gente si innervosisce e lui si spegne… e poi dottore lui dice sempre una cosa. cioè non sempre, però ha iniziato a dire questa cosa ogni tanto e magari può essere utile per capire. dottore, questo mio amico dice che gli fa male il futuro.
- il futuro?
- sì, lui dice che gli fa male il futuro.
- ma gli fa male quando preme o sempre?
- guardi non lo so… secondo me gli fa male sempre.
- perchè di solito quando si va a premere il futuro dà sempre un pò fastidio, ma è una cosa abbastanza normale… quanti anni ha il suo amico?
- venticinque.
- sì direi che sotto pressione è una cosa nella norma. però certo… un dolore anche a riposo potrebbe essere più un problema…
- e non dica così dottore! che quelle sono parti delicate… mi fa preoccupare!
- senta, io gli farei fare degli esami… così ci togliamo ogni dubbio, che dice?
- e va bene. adesso magari mi organizzo e gliene parlo. esami del sangue?
- no, di coscienza.

3 commenti :

AntonioZag ha detto...

ma questo è un postback?

Anonimo ha detto...

antò e che è un postback?

Stefano

AntonioZag ha detto...

un post pubblicato ora che però viene dal passato e parla un pò del passato e quindi un pò anche di oggi...