9 dicembre 2009

perchè contare i pixel sul monitor?


calcolare il numero dei pixel di un monitor è un’impresa piuttosto noiosa. il metodo più semplice è senza dubbio fare uno screenshot dello schermo intero, aprirlo in photoshop, zoomare e mettersi a contare. non è un’idea che entusiasma, devo ammetterlo, e perciò cercavo di scervellarmi su quale potesse essere un metodo più veloce. intanto davanti ai miei occhi dei ballerini brasiliani e dei rapper danesi inscenavano uno spettacolo sul palco di un grosso teatro qui a copenhagen. una palla senza fine. il tutto è stato veicolato come gilberto gil che fa uno spettacolo gratis. invece ci siamo persi una parola e in realtà era gilberto gil che fa fare uno spettacolo gratis. si mettono insieme dei musicisti, cantanti, stilisti, artisti di tre favelas di rio de janeiro e tre ghetti danesi (o presunti tali) e si produce uno spettacolo il cui picco massimo è stato il cambio palco tra i primi sue gruppi.
ad un certo punto, quando stavo pensando proprio come postessi utilizzare lo strumento dimensione immagine di photoshop a mio favore per numerare i pixel di una foto, sul palco arrivano una decina ragazze. giovani promesse delle passerelle brasiliane. premettendo che, convinto si trattasse un’invenzione televisiva, non ho mai creduto alla storia che per principio le brasiliane siano tutte bellissime, mi rendo conto di subire anche io qualche secondo di fiato rotto quando si alzano le luci e si vedono tutte queste meraviglie in poche e succinte vesti. la tv questa volta c’ha ragione. mattia, di fianco a me, è stato in apnea qualche minuto. le ragazze però sfilano in una maniera terribile, esasperando all’ennesima potenza una camminata che già di suo fa ridere. molte di loro davvero potrebbero fare le modelle, o addirittura già lo sono, ma se si atteggiano in quel modo ancora per molto finiranno per svitarsi le anche. dicono che in inglese la camminata delle modelle si chiami catwalking. sembravano cavalli. bellissime. ma cavalli.
interrogo mattia e lui si riprende dall’apnea e dice sì però sono tutte ceppone. e io quando sento ceppone scoppio a ridere e tutte le volte che queste si ripresentano sul palco tipo furia cavallo del west ma coi tacchi io rido sempre di più ripensando a ceppone.
il posto però era fichissimo.

6 commenti :

Annamaria ha detto...

cos'è ceppone ???

eleonora ha detto...

ma andarsene da uno spettacolo che non vi piaceva per niente?

boccaccino ha detto...

ce ne andammo.

Luigi ha detto...

e tu metti una foto di mattia in pigiama invece delle suddette cepponne?
egoista!

AntonioZag ha detto...

certo...oramai è gay!

peppe ha detto...

...bellissimo blog...ci vado poche volte, ma quando capita mi rendo conto che sei proprio bravo. e poi più vado avanti e più scopro nuove cose (tipo questa: che puoi commentare i post!)
comunque la parola "ceppona", per fare il precisino antipatico, mattia l'ha ascoltata spessissimo a casa tarantino (ma non ne vado fiero). ciao amici