14 aprile 2010

la apple è qualcosa che frutta.

io un post simpatico e un pò smaliziato lo volevo anche pubblicare, ma la nuova direttrice editoriale del blog mi ha sconsigliato di farlo. e io ho fiducia nella mia nuova direttrice editoriale, è per questo che l’ho nominata tale. e anche perchè mi serve un grande capo contro cui la gente si possa sfogare, con cui prendersela, per quelli che avessero visto lars von trier. insomma fa comodo poter dire non è colpa mia qualche volta. la mia direttrice editoriale è una bravissima persona nella quale ripongo tutta la mia fiducia solo che a volte si arrabbia. per esempio adesso, mentre legge queste righe, nelle quali apprende di essere una direttrice editoriale che può prendere decisioni importanti e scomode. ecco, adesso si arrabbia perchè si rende conto che è lei, capisce che sto parlando proprio di quando mi ha dato dei consigli, più volte, e io ho deciso che diventava il mio capo. ma è e rimarrà un capo in incognito, sia chiaro, che così la strategia dello scaricare le responsabilità viene più facile. e lei si incazza di meno (dai non ti arrabbiare capo, prenditi le tue responsabilità che così poi il post lo chiamo "il capo espiatorio").
fatta questa premessa, visto che in redazione si è discusso sull’opportunità o meno di pubblicare quel post smaliziato e poi si è propeso per la sua inopportunità, allora non mi resta che scrivere qualcosa di terribilmente noioso su quelli che sono i nuovi macbook pro. quelli appena usciti. quelli dell’attesa infinita.
la apple come tutti sapete è diventata un’azienda che ormai è un pò come la nokia. ma con più fruttosio. si è accorta che forse, invece di pensare differente, poteva spingere i suoi affezionati a pensare meno. il mercato le sta dando ragione. io no. che mi sento ricattato. io che non ce la faccio a lavorare diversamente ormai, mi siete entrati nel cervello e ho bisogno di un computer e voi mi volete vendere dei computer uguali a prima dai prezzi interstellari oppure, ancora meglio, mi volete vendere delle cose che servono a consumare e basta. e io in tutta onestà ci volevo anche consumare col computer, ma non proprio così tanto, un minimo sì, ma non esclusivamente consumare. cioè ogni tanto ci vorrei fare anche qualcosa di mio se voi non avete niente in contrario. qualcuno mi dirà che anche con l’iphone o con l’ipad io posso creare qualcosa. ma io non sono così convinto. cioè con l’iphone pure pure... me lo infilo in tasca e mi siedo a lavorare al computer. ma l’ipad proprio no. non saprei proprio dove metterlo.
eppure c’è la gente che vuole quelle robe lì e io che volevo solo un computer nuovo mi ritrovo a prendermi i vostri scarti. gli avanzi di tempo, di sforzi, di energie e creatività, di mettersi un pò lì a pensare a chi ormai non ne può più fare a meno della apple, allo zoccolo duro. che poi sta gente ci mangia sullo zoccolo duro. ci guadagnano di più a renderci insoddisfatti che altro... loro risparmiano e noi siamo ricattati a comprare qualcosa che non è esattamente quello che desideravamo, ma della quale non possiamo fare a meno. e mi viene in mente una grossa azienda che inizia per microsoft (per chi se lo stesse chiedendo finisce con corporation) che mi sembra abbia sfruttato un pò cupamente questa sua posizione dominante... e io delle analogie con la mela ce le trovo. non dico che la apple stia infrangendo alcuna legge per abuso di posizione dominante, ma solo perchè non esiste una legge di abuso di posizione dominante nella capoccia degli utenti. non è contro la legge, ma forse rimane disonesto. è vero, la mia è una scelta, ma è una scelta che arriva da un metodo e da una forma mentis digitale che mi è entrata nella testa e alla quale, vuoi perchè gli altri non sono stati così bravi, vuoi perchè io non sono così flessibile, ora come ora non riesco a fare a meno. pausa. e questa stronza se ne approfitta! come una qualunque ex-ragazza che ti ha lasciato lei! è vero che avevi fatto una scelta anche lì, all’inizio e nel tempo, ma se lei alla fine se ne approfitta è e resta una zoccola!

vabbè prometto che non scrivo più di queste cose. per chi fosse interessato ad approfondire la critica in una dimensione simile ma più profonda direi che può andare da venerandi. uno che capisce questo mondo molto meglio di me. e per mondo intendo mondo. lo potete trovare su tevac, dite che vi mando io.

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