della serie che torni a casa e te ne vai a letto che vuoi cambiare il mondo e la mattina dopo ti alzi col pensiero che sei in ritardo al lavoro e basta.
sono appena tornato da un incontro con roberto saviano che riproponeva, chiariva e ampliava alcuni argomenti trattati già nel suo libro "gomorra". antonio albanese leggeva i testi.
io gomorra non l'ho letto e spero di rimediare presto a questa mia mancanza.
stasera sono stati raccontati i fatti, denunciate cose che non ci avevi mai pensato, fatti i nomi, ma quello che mi è rimasto veramente dentro è la figura di questo ragazzo che, dopotutto, dice che ne è valsa la pena. mi va di rifletterci su sta cosa. quello che la camorra cerca di fare è creare il vuoto attorno all'autore, screditarlo, fare terra bruciata. fortunatamente ha fatto il botto e, come ha ricordato stasera, le migiaia di lettori gli hanno dato ragione verificando e confermando la realtà. saviano non va lasciato solo. dopo le minacce ricevute, la scorta, l'allontanamento da napoli, ci sono stati diverse dimostrazioni di solidarietà, tra cui una lettera firmata da una casino di gente. firme di scrittori e lettori che denunciano "un isolamento fatto da ciò che non ti fanno e che vogliono farti credere ti faranno. Ma intanto ti fermano, creano diffidenza intorno, screditano, insultano, allontanano tutti dalla tua vita perché mettendo paura ti creano attorno il deserto" (l'Espresso). c'è bisogno che qualcuno ne parli ancora. lui ne parlerà sicuramente, si vede che è uno che non si ferma: appena può fa nomi e li smonta, sono solo uomini. hanno un nome che si può pronunciare e una faccia che si conosce. in fondo non sono nessuno. queste cose saviano le ha dette lo scorso settembre a Casal di Principe, durante una manifestazione anticamorra (le sue parole: "Iovine, Schiavone, Zagaria, non valete nulla. Loro poggiano la loro potenza sulla vostra paura, se ne devono andare da questa terra").
io non ho il coraggio di seguire il suo esempio. mi caco sotto. saviano ha coraggio. e visto che non tutti riusciamo a fare come lui almeno stiamogli vicino. io mo però c'ho sonno. e spero che domani non faccia tardi a lavoro.
sono appena tornato da un incontro con roberto saviano che riproponeva, chiariva e ampliava alcuni argomenti trattati già nel suo libro "gomorra". antonio albanese leggeva i testi.
io gomorra non l'ho letto e spero di rimediare presto a questa mia mancanza.
stasera sono stati raccontati i fatti, denunciate cose che non ci avevi mai pensato, fatti i nomi, ma quello che mi è rimasto veramente dentro è la figura di questo ragazzo che, dopotutto, dice che ne è valsa la pena. mi va di rifletterci su sta cosa. quello che la camorra cerca di fare è creare il vuoto attorno all'autore, screditarlo, fare terra bruciata. fortunatamente ha fatto il botto e, come ha ricordato stasera, le migiaia di lettori gli hanno dato ragione verificando e confermando la realtà. saviano non va lasciato solo. dopo le minacce ricevute, la scorta, l'allontanamento da napoli, ci sono stati diverse dimostrazioni di solidarietà, tra cui una lettera firmata da una casino di gente. firme di scrittori e lettori che denunciano "un isolamento fatto da ciò che non ti fanno e che vogliono farti credere ti faranno. Ma intanto ti fermano, creano diffidenza intorno, screditano, insultano, allontanano tutti dalla tua vita perché mettendo paura ti creano attorno il deserto" (l'Espresso). c'è bisogno che qualcuno ne parli ancora. lui ne parlerà sicuramente, si vede che è uno che non si ferma: appena può fa nomi e li smonta, sono solo uomini. hanno un nome che si può pronunciare e una faccia che si conosce. in fondo non sono nessuno. queste cose saviano le ha dette lo scorso settembre a Casal di Principe, durante una manifestazione anticamorra (le sue parole: "Iovine, Schiavone, Zagaria, non valete nulla. Loro poggiano la loro potenza sulla vostra paura, se ne devono andare da questa terra").
io non ho il coraggio di seguire il suo esempio. mi caco sotto. saviano ha coraggio. e visto che non tutti riusciamo a fare come lui almeno stiamogli vicino. io mo però c'ho sonno. e spero che domani non faccia tardi a lavoro.
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